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ANTIFASCISTI E MILITARI COLLABORATORI DEI PARTIGIANI

Nato a Monfalcone (Gorizia) il 17 dicembre 1893, si laureò in Lettere all’Università di Padova nel 1917.
Durante la Prima Guerra Mondiale si arruolò nell’esercito italiano e combatté in Trentino e sul Carso.
In seguito insegnò materie letterarie al Liceo classico “Francesco Petrarca” di Trieste e presiedé dal 1920 al 1923 la sezione triestina dell’Associazione Nazionalistica Italiana.
Partecipò all’impresa dannunziana di Fiume nel 1920 e in quel decennio fu segretario politico del Fascio di Trieste e dal 1926 segretario dell’Unione Industriale Fascista della provincia di Trieste nonché (tra la fine degli anni Venti e la Seconda Guerra Mondiale) podestà di Monfalcone, consigliere della Camera dei Fasci e delle Corporazioni e presidente della sezione triestina dell’Istituto Nazionale di Cultura Fascista.
A seguito dell’istituzione dell’OZAK, su pressione dell’Unione provinciale degli industriali Friedrich Rainer nominò Coceani prefetto di Trieste, carica che ricoprì fino al 1945.
Nel 1946 fu condannato in contumacia per  collaborazionismo ma l’anno seguente la Corte d’Assise di Trieste lo scagionò.
Nel dopoguerra, fino alla sua morte (16 dicembre 1978) si dedicò all’attività giornalistica e memorialistica scrivendo diversi libri tra cui Mussolini, Hitler, Tito alle porte orientali d’Italia (Luigi Cappelli, Bologna 1948 – nuova ed. Istituto Giuliano di Storia, Cultura e Documentazione, Trieste 2002). 

Bibliografia

  • Pacor, Confine orientale. Questione nazionale e Resistenza nel Friuli e Venezia Giulia, Feltrinelli, Milano 1964, ad nomen

  • Fogar, Trieste in guerra 1940-1945. Società e Resistenza, IRSML FVG, Trieste 1999, p. 29

  • R. Spazzali, …L’Italia chiamò. Resistenza politica e militare italiana a Trieste (1943-1947), LEG, Gorizia 2003, ad nomen

Bruno Coceani, a destra (AF IRSREC FVG, serie Venezia Giulia, VI/9)