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ANTIFASCISTI E MILITARI COLLABORATORI DEI PARTIGIANI

Nato a Gradisca d’Isonzo (Gorizia) il 21 gennaio 1894, impiegato. Nel dopoguerra divenne membro del Direttivo giuliano del PSI; in tale veste partecipò al congresso di Livorno del 21 gennaio 1921, durante il quale fu fondato il PCd’I. Dal 1922 fu membro del Comitato Centrale del PCd’I mentre dall’anno seguente del Comitato dirigente regionale giuliano. Nel 1927 fu arrestato e condannato a 7 anni e 8 mesi di reclusione con sentenza emessa il 27 giugno 1928. Beneficiò dell’indulto concesso nel 1932 e fu in seguito confinato a Ponza e a Ventotene. Dopo l’8 settembre 1943 ritornò nella Venezia Giulia e fu tra i promotori della Resistenza, dopo la quale continuò il suo impegno nel PCI a livello locale (fu il direttore del quotidiano comunista “Il Lavoratore” dal gennaio 1946 al febbraio 1952). Morì a Gradisca d’Isonzo (Gorizia) l’8 gennaio 1969.

Bibliografia

  • ACS, MI, DGPS, AAGGRR, CPC, b. 2301, fasc. “Gasparini Leopoldo”

  • Pacor, Confine orientale. Questione nazionale e Resistenza nel Friuli e Venezia Giulia, Feltrinelli, Milano 1964, ad nomen

  • Spriano, Storia del Partito comunista italiano, vol. I, Da Bordiga a Gramsci, Einaudi, Torino 1967, ad nomen

  • Patat, Il Friuli orientale tra le due guerre. Il ruolo e l’azione del P.C.d’I., IFSML, Udine 1985, ad nomen

  • Il Lavoratore. Ricerche e testimonianze su novant’anni di storia di un giornale, Edizioni Dedolibri, Trieste 1986, pp. 97, 108, 112-113, 117, 140

Leopoldo Gasparini,  ACS, MI, DGPS, AAGGRR, CPC, b. 2301,
fasc. “Gasparini Leopoldo” (aut. n. 1959/2024).