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ANTIFASCISTI E MILITARI COLLABORATORI DEI PARTIGIANI

Nato a Roma il 9 gennaio 1920 in una famiglia originaria di Trieste, si laureò in Giurisprudenza.
Già ufficiale di fanteria, dopo l’8 settembre 1943 riuscì a raggiungere Bari, dove si unì all’esercito del Regno del Sud e frequentò la scuola di paracadutismo, terminata la quale il tenente Lago fu aviolanciato nei pressi di Attimis (Udine) nel settembre 1944.
Il suo obiettivo era quello di stabilire contatti tra il comando alleato e le formazioni partigiane locali, specialmente le Osoppo.
Non sono noti luogo e data della sua morte: secondo la fonte più accreditata, mentre si stava dirigendo con un automezzo da Udine a Trieste il 1° maggio 1945, egli fu vittima di una scarica di fucileria dopo essere incappato casualmente in un reparto tedesco in ripiegamento.

Bibliografia

  • Todero, voce Vinicio Lago, in P. Karlsen (a cura di), Dizionario della Resistenza alla frontiera alto-adriatica. 1941-1945, Gaspari, Udine 2022

  • A. Legovini, Vinicio Lago. La verità sospesa, Luglio, Trieste 2022

Vinicio Lago (AF IRSREC FVG, serie Venezia Giulia, XI/7)