ANTIFASCISTI E MILITARI COLLABORATORI DEI PARTIGIANI
Nato a Deutschlandsberg (Austria-Ungheria, oggi Austria) il 28 marzo 1892 in una famiglia nobile (suo padre, il conte Rodolfo, era un funzionario ministeriale a Vienna), durante la Prima Guerra Mondiale combatté sul fronte galiziano. Al termine del conflitto rientrò nel Goriziano, a Tapogliano (dove prima della guerra la famiglia si era ritrasferita) e ottenne la cittadinanza italiana.
Nel 1920 venne eletto sindaco di Tapogliano e aderì al PNF.
A seguito dell’istituzione della figura del podestà in sostituzione di quella del sindaco, egli si ritirò a vita privata. Dopo l’istituzione dell’OZAK fu nominato prefetto di Gorizia, carica che accettò – sembra – su pressione di ambienti antifascisti del Goriziano, desiderosi che tale carica non finisse nelle mani di un estremista.
Rimase in carica fino al 30 aprile 1945, dopodiché subì un processo presso la Corte straordinaria di assise di Udine per collaborazionismo, imputazione da cui fu assolto il 13 settembre 1945 dato che aveva avuto rapporti coi partigiani italiani e sloveni e sembra si sia prodigato positivamente verso la popolazione slovena.
Bibliografia
- F. Miccoli, Un prefetto della Resistenza? L’operato del conte Marino pace a Gorizia. 1943-1945, IRSREC FVG, Trieste 2021