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ANTIFASCISTI E MILITARI COLLABORATORI DEI PARTIGIANI

Nato a Bobbio Pelice (Torino) il 13 marzo 1885 in una famiglia della comunità valdese, studiò Lettere all’Università di Bologna e intraprese la carriera accademica come geografo. A partire dal 1927 fu professore ordinario di Geografia economica all’Università di Trieste e di Geografia politica ed economica alle università di Ferrara e Padova e fu tra i fondatori della Scuola Italiana di Geopolitica e dell’omonima rivista, che fu un canale di diffusione in Italia di questa nuova disciplina. Nell’agosto 1944 fu a capo di uno dei primi gruppi di “amici della Nuova Jugoslavia”, un movimento di massa creato dal KPS per essere un movimento popolare italiano pro-Jugoslavia (sottinteso titina/comunista) che però ebbe scarso seguito. Grazie a questo ruolo funse da collegamento clandestino tra la Resistenza italiana e quella slovena: per questo motivo, secondo una testimonianza di Ermanno Solieri, alcune riunioni del Comitato di coordinamento del PCI e del KPS si svolsero proprio presso l’abitazione di Roletto. Tra il 1944 e il 1945 fu prorettore dell’università; in seguito ritornò alla docenza ma si specializzò in geografia economica dato che la geopolitica fu considerata una disciplina di stampo imperialista. Morì a Trieste il 2 maggio 1967.

Bibliografia

  • Ursini Uršič, Attraverso Trieste. Un rivoluzionario pacifista in una città di frontiera, Studio i, Roma 1996, ad nomen

  • M. Vinci, Storia dell’Università di Trieste: mito, progetti, realtà, Lint, Trieste 1997, ad nomen

  • Perrone, Mare nostrum e “Geopolitica”. Il mito imperiale dei geografi italiani, in “Diacronie”, 25 (2016), online a https://journals.openedition.org/diacronie/3936

  • IRSREC FVG, Carte Solieri, b. 94, fasc. VII, dattiloscritto senza titolo (noto come “memoriale Solieri), p. 18