ANTIFASCISTI E MILITARI COLLABORATORI DEI PARTIGIANI
Nato il 20 marzo 1915 a Trieste in una famiglia slovena, studiò Economia all’Università di Trieste.
Nel 1930 aderì all’organizzazione giovanile (clandestina) del PCd’I.
Ricercato dal regime, fu costretto a riparare a Zagabria nel 1935, dove rimase fino al 1936 in quanto ricercato dalla polizia jugoslava per la sua attività comunista.
Nel 1937 svolse il servizio militare a Pisa, poi tornò a Trieste, dove riprese i contatti con l’ambiente comunista e irredentista sloveno.
Il 2 giugno 1940 fu arrestato; l’anno seguente fu tra gli imputati nel secondo processo svolto dal Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato nel capoluogo giuliano dopo quello avvenuto nel 1930 che aveva portato alla condanna a morte di quattro irredentisti sloveni (Ferdo Bidovec, Fran Marušič, Zvonimir Miloš e Alojz Valenčič), fucilati il 6 settembre 1930 a Basovizza.
La stessa sorte subirono cinque (Tomažič, Viktor Bobko, Ivan Ivančič, Simon Kos e Ivan Vadnal) dei sessanta imputati al secondo processo di Trieste.
Nel loro caso, la sentenza fu eseguita il 15 dicembre 1941 al poligono militare di Opicina.
Bibliografia
- Pacor, Confine orientale. Questione nazionale e Resistenza nel Friuli e Venezia Giulia, Feltrinelli, Milano 1964, ad nomen
- Da Pont, A. Leonetti, F. Maiello, L. Zocchi, Aula IV. Tutti i processi del tribunale speciale fascista, La Pietra, Milano 1976, p. 454
- Ursini Uršič, Attraverso Trieste. Un rivoluzionario pacifista in una città di frontiera, Studio i, Roma 1996, ad nomen
- Fogar, Trieste in guerra 1940-1945. Società e Resistenza, IRSML FVG, Trieste 1999, ad nomen
- M. Puppini, M. Verginella, A. Verrocchio, Dal processo Zaniboni al processo Tomazic. Il tribunale di Mussolini e il confine orientale, Gaspari, Udine 2008, ad nomen
Pinko Tomažič, ACS, MI, DGPS, AAGGRR, CPC, b. 5127, fasc. “Tomasi Giuseppe” (aut. n. 1959/2024)