ANTIFASCISTI E MILITARI COLLABORATORI DEI PARTIGIANI
Nato il 21 febbraio 1915 col nome Antal Vratussa ad Alsócsalogány (Austria-Ungheria, oggi Dolnji Slaveči, Slovenia), conseguì il dottorato in Slavistica presso l’Università di Lubiana.
Nel 1941, conseguentemente all’invasione della Jugoslavia da parte italiana e tedesca, aderì all’OF.
Nel febbraio 1942 fu arrestato dalle autorità italiane d’occupazione e internato nei campi di concentramento di Gonars, Treviso, Padova e Arbe (Rab). Da quest’ultimo fu liberato a seguito dell’8 settembre 1943 e divenne vicecomandante della Rabska Brigata (Brigata “Rab) composta da ex prigionieri. Dirigente dell’OF dall’aprile 1941 al maggio 1945, che dall’ottobre 1943 rappresentò presso il CLNAI a Milano.
Nello stesso periodo fu anche il rappresentante dell’Esercito popolare di liberazione jugoslavo (Narodnooslobodilačka vojska i partizanski odredi Jugoslavije) presso il Comando Generale del CVL e agente di collegamento tra i vertici del KPS e del PCI. Dopo la guerra intraprese un’importante carriera diplomatica e politica: fu capo di gabinetto di Ervard Kardelj (1953-1965), ambasciatore jugoslavo alle Nazioni Unite (1967-1969) e primo ministro della Repubblica jugoslava di Slovenia (1978-1980).
Fu anche professore ordinario presso le università di Belgrado e Lubiana.
Morì nella capitale slovena il 30 luglio 2017.
Bibliografia
- Karlsen, voce Anton Vratuša, in Id. (a cura di), Dizionario della Resistenza alla frontiera alto-adriatica. 1941-1945, Gaspari, Udine 2022
- A. Vratuša, Dalle catene alla libertà. La “Rabska brigada”, una brigata partigiana nata in un campo di concentramento fascista, Kappa Vu, Udine 2011
Anton Vratuša mentre tiene il suo discorso alla cerimonia del giuramento della Rabska Brigada a Mašun (Slovenia) nel 1943 (da A. Vratuša, Dalle catene alla libertà. La “Rabska brigada”, una brigata partigiana nata in un campo di concentramento fascista, Kappa Vu, Udine 2011, p. 127. Per gentile concessione di Kappa Vu Edizioni)