ANTIFASCISTI E MILITARI COLLABORATORI DEI PARTIGIANI
Nato a Oberbalzheim (Germania) il 24 novembre 1885, funzionario di polizia dal 1910 e della Kriminalpolizei dal 1939.
Dal 1933 al 1939 fu membro delle SA mentre nel 1939 fu trasferito alle SS col grado di Obersturmführer.
Nel 1940 fu coinvolto nell’Aktion T4 (il programma di “eutanasia” rivolto ai disabili affetti da malattie psichiche o genetiche) e ne divenne il principale supervisore.
A seguito della chiusura di tale programma gli fu assegnata la gestione dei lager di Chełmno e Bełzec e il coordinamento dell’Aktion Reinhardt (ovvero il programma di sterminio ebraico).
Fu anche supervisore dei campi di Sobibór e Treblinka.
Nell’autunno 1943 fu tra i gerarchi nazisti che furono trasferiti nell’OZAK, dove divenne il responsabile dell’Abteilung R, il dipartimento incaricato di rintracciare gli ebrei e reprimere la Resistenza.
Nel 1944 divenne altresì responsabile della sicurezza della Karststrasse (la strada Trieste-Fiume) e pertanto promosse diversi rastrellamenti antipartigiani tra cui l’Unternehmen Braundschweig in Ciceria (Istria settentrionale), che provocò l’uccisione di centinaia tra partigiani e civili, l’arresto di 2.000 uomini e l’evacuazione e distruzione di una quindicina di paesi.
Il 26 maggio 1944 fu ucciso in un agguato teso dai partigiani sloveni dell’Istrski Odred a Erpelle.
Bibliografia
- T. Matta, voce Christian Wirth, in P. Karlsen (a cura di), Dizionario della Resistenza alla frontiera alto-adriatica. 1941-1945, Gaspari, Udine 2022
Christian Wirth (Wikipedia, ad vocem)