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ANTIFASCISTI E MILITARI COLLABORATORI DEI PARTIGIANI

Nato il 20 gennaio 1917 in un villaggio del distretto Nikolskij dell’oblast’ di Vologda nell’allora impero russo, frequentò la scuola militare a Leningrado, dove divenne ufficiale di cavalleria. Con questo grado partecipò alla Seconda Guerra Mondiale. Nel 1942 fu catturato dai tedeschi e trasferito nel campo di prigionia presso Mühlberg (Brandeburgo) e poi in uno nei pressi di Monaco di Baviera. Riuscì a fuggire e a riparare nella vicina Svizzera, da dove giunse in Friuli per unirsi ai partigiani. Sembra che tale scelta sia maturata data la vicinanza del Friuli con l’Europa centro-orientale e quindi sia stata concepita come provvisoria in vista del ritorno nella sua terra. Fu inquadrato dapprima nel Battaglione garibaldino “Matteotti”, in cui fu fondato il Distaccamento guastatori “Stalin” che nell’agosto 1944, composto da ben 130 uomini di cui gran parte russi, divenne un battaglione a sé stante con a capo Avdeev, mentre il ruolo di commissario politico fu affidato a Valentin Bobkov “Silos”. Il Battaglione “Stalin” fu attivo specialmente in azioni di sabotaggio antitedesche tra la Valle del Lago, la Val d’Arzino e la Carnia. Daniel morì in battaglia il 19 ottobre 1944 in località San Francesco (comprensorio di Verzegnis) a seguito dell’attacco di unità tedesche provenienti da Pozzis.

Bibliografia

  • Buvoli, Comandante Daniel. Un ufficiale russo nella Resistenza friulana, Comune di Pordenone, Pordenone 2005

  • Verardo, I cosacchi di Krasnov in Carnia, Aviani & Aviani, Udine 2010

  • P. Stefanutti, Daniel e i suoi compagni. Partigiani sovietici nella Resistenza friulana, fra la Valle del Lago, la Val d’Arzino e la Carnia, Kappa Vu, Udine 2023