ANTIFASCISTI E MILITARI COLLABORATORI DEI PARTIGIANI
Nato a San Dorligo della Valle (Trieste) il 18 ottobre 1912, di professione commerciante e in seguito operaio e impiegato, da giovane decise di espatriare clandestinamente in Jugoslavia per evitare ripercussioni da parte della magistratura italiana visto il suo attivismo antifascista e per evitare il mandato di arresto in quanto renitente alla leva nel 1932.
Nella capitale slovena aderì alla Lega della gioventù comunista jugoslava e nel 1935 al KPJ e poi alla sua branca slovena (KPS) all’atto della sua fondazione (1937). In seguito prese la cittadinanza jugoslava, come risulta in documenti risalenti al 1940, e risiedé nel paesino di Ponikva presso Celje, in Slovenia.
Partecipò alla preparazione dell’insurrezione in Bosnia nel 1941 e due anni dopo fu inviato in Slovenia e nel Litorale, dove ricoprì diversi incarichi sia nel KPS sia nell’OF, oltre che vicecommissario politico del IX Korpus.
Fu in particolare segretario provinciale del KPS per il Litorale e in tale veste promosse con Davilla (Vincenzo Marcon) la collaborazione tra il KPS e l’OF e il PCd’I.
In seguito ricoprì diversi rilevanti incarichi politici nel Territorio Libero di Trieste, in Slovenia e nel KPS-KPJ fino alla sua morte, avvenuta a Lubiana nel 1995.
Bibliografia
- ACS, MI, DGPS, AAGGRR, CPC, b. 228, fasc. “Babich Branco”
- Biblioteca Nazionale Slovena e degli Studi (Trieste), Sezione di storia ed etnografia, Archivio biografico, fasc. “Babič Branko”
- F. Tenca Montini, voce Branko Babič, in P. Karlsen (a cura di), Dizionario della Resistenza alla frontiera alto-adriatica. 1941-1945, Gaspari, Udine 2022