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ANTIFASCISTI E MILITARI COLLABORATORI DEI PARTIGIANI

Nato a Valeriano (frazione di Pinzano al Tagliamento, Pordenone) il 19 settembre 1921, giovanissimo emigrò in Francia per raggiungere il padre. Stabilitosi a Parigi, entrò a far parte dell’ambiente comunista nell’emigrazione e divenne segretario della sezione locale. Nel 1940, a seguito della politica adottata dal Parti Communiste Français verso il Patto Molotov-Ribbentrop, tale partito così come i partiti “fratelli” (ivi compreso il PCd’I) furono dichiarati fuorilegge in Francia. Candon fu pertanto arrestato e consegnato al governo italiano nel 1942, che lo inviò al confino alle isole Tremiti. Dopo l’8 settembre 1943, liberato, ritornò in Friuli. Lì fu tra gli organizzatori della Resistenza nel Pordenonese e divenne commissario della Brigata “Garibaldi-Tagliamento” comandata da Giannino Bosi.
A seguito dell’offensiva tedesca avvenuta nell’inverno 1944, tale brigata fu costretta a ripiegare nel paesino di Palcoda (tra Val d’Arzino e Val Tramontina), dove fu coinvolta in un aspro combattimento contro la X MAS durante il quale Candon morì l’8 dicembre 1944.

Bibliografia

  • G.C. Bertuzzi, voce Eugenio Candon, in P. Karlsen (a cura di), Dizionario della Resistenza alla frontiera alto-adriatica. 1941-1945, Gaspari, Udine 2022