ANTIFASCISTI E MILITARI COLLABORATORI DEI PARTIGIANI
Nato a Cormons (Gorizia) il 25 giugno 1909, emigrò con la famiglia a Lione nel 1924.
Lì trovò impiego in campo edile e aderì al PCd’I. Ritornato in Italia per assolvere agli obblighi di leva nel 1932, al termine del servizio militare ritornò a Cormons e si unì all’organizzazione comunista clandestina presente in loco.
Due anni dopo fu individuato e arrestato. Fu condannato dal Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato a sedici anni di reclusione che trascorse nel carcere di Fossano e di Saluzzo (Cuneo) e poi a Castelfranco Emilia (Modena). Nell’agosto 1941 terminò l’esperienza carceraria e tornò in Venezia Giulia, dove fu tra i fautori della nascita del movimento di liberazione italiano.
Nell’ottobre 1943, infatti, fu inserito nel CLN di Gorizia. Poco tempo dopo divenne commissario politico del Battaglione “Mazzini” (parte della Brigata “Garibaldi-Friuli) e poi ricoprì lo stesso incarico presso la Divisione “Garibaldi-Natisone” e vicecommissario del raggruppamento Divisioni “Garibaldi-Friuli”.
Dopo la guerra riparò in Cecoslovacchia perché imputato al processo per i “fatti” di Porzûs. Assolto a Lucca, fu condannato in appello a Firenze a trent’anni di reclusione.
Ritornò in Italia a seguito del decreto presidenziale di amnistia emanato l’11 luglio 1959. Morì a Cormons il 31 dicembre 2007.
Bibliografia
- A. Di Gianantonio, voce Giovanni Padoan, in P. Karlsen (a cura di), Dizionario della Resistenza alla frontiera alto-adriatica. 1941-1945, Gaspari, Udine 2022
Giovanni Padoan
(dal sito MediaArchiveFVG, codice fotografia FFMLIZ_0033. Archivio fotografico della sezione ANPI di Udine)