ANTIFASCISTI E MILITARI COLLABORATORI DEI PARTIGIANI
Giovanni Pezza (anche noto come Darko Peca), nato in località e data ignote, fu colui che il 13 settembre 1943 promosse la costituzione, a Dol (Istria nord-occidentale), del Battaglione “Giovanni Zol”, che raggruppò ex membri della Brigata “Triestina” comandata da Zol, che era stata decimata dai tedeschi (lo stesso Zol aveva perso la vita in combattimento).
Il nuovo battaglione (di cui Pezza fu comandante) fu posto alle dipendenze operative del 3° Battaglione del Distaccamento istriano dell’Esercito di Liberazione Nazionale Sloveno, il che provocò un contrasto con la federazione comunista di Trieste, che desiderava dirigerlo politicamente in quanto lo considerava una formazione garibaldina.
A tale volontà si oppose l’OF, che non accettava la presenza di reparti italiani in zone considerate slovene e quindi formalmente già annesse alla Jugoslavia. La situazione precipitò nel febbraio 1944 perché il Comando dell’Istrski Odred (Distaccamento istriano) volle trasferire il Battaglione “Zol” in una zona interna dell’Istria; a tale scelta si opposero i dirigenti comunisti triestini e i comandanti italiani del reparto (tra cui, appunto, Pezza), che desideravano continuare a combattere nell’Istria nord-occidentale data la prossimità con Trieste.
Di conseguenza il 27 febbraio 1944 i due comandanti del Battaglione, Pezza ed Enzo Donini, furono arrestati in quanto accusati di sciovinismo e pertanto fucilati su ordine di Karlo Maslo, comandante dell’Istrski Odred.
Il Battaglione fu invece sciolto e i suoi membri assegnati ad altri reparti.
Bibliografia
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