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ANTIFASCISTI E MILITARI COLLABORATORI DEI PARTIGIANI

Nato a Pocenia (Udine) il 19 novembre 1894, lavoratore precario (commesso, pittore decoratore, fattorino, falegname). Partecipò alla Prima Guerra Mondiale nei reparti d’assalto “Arditi” riportando una ferita invalidante al braccio destro. Comunista, nel 1920 fu eletto sindaco di Pocenia, carica che mantenne fino al 1922. Nell’agosto 1930 fu tratto in arresto per aver svolto propaganda comunista tra i suoi compagni di lavoro e deferito alla Commissione Provinciale per l’Ammonizione e il Confino, che con ordinanza del 10 settembre 1930 lo assegnò al confino di polizia a Lipari per un anno. Scontata la pena, ritornò a Udine, dove fu nuovamente arrestato nell’ottobre 1931 e denunciato al Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato per concorso nella ricostituzione del partito comunista. Non scontò la pena perché beneficiò dell’amnistia concessa nel 1932. Nel 1933, nel 1935 e nel 1941 fu fermato nuovamente dalle forze dell’ordine e trascorse brevi periodi in carcere perché sospettato di aver diffuso propaganda sovversiva. In quanto quadro locale (o, forse, simpatizzante) del PCd’I partecipò a una serie di riunioni svoltesi a Udine tra il dicembre 1942 e il gennaio 1943 a cui presero parte esponenti di vario orientamento politico che decisero di dar vita a un Comitato antifascista permanente, predecessore del CLN di Udine. All’atto della costituzione formale di quest’ultimo (25 novembre 1943), Borghese fu cooptato nel Comitato esecutivo militare, dipendente dal CLN, avente lo scopo di coordinare le formazioni partigiane. In data imprecisata egli fu però sostituito da Mario Fortuna. In particolare, nel 1942 organizzò un incontro tra Vincenzo Marcon, Mirko Bračič e Ahac (Dušan Pirjevec), rispettivamente segretario della federazione giuliana del PCd’I, comandante e commissario politico del Distaccamento “Isonzo”. L’incontro avvenne previo accordo con la federazione del PCd’I di Udine, che autorizzò il suo segretario Lima (Mario Lizzero), futuro commissario politico del Gruppo Divisioni “Garibaldi Friuli”, a partecipare a sua volta a quell’incontro, che fu la prima riunione in assoluto tra esponenti del PCd’I nella Venezia Giulia e partigiani sloveni. Nel 1944 Borghese divenne membro della Delegazione provinciale del Comando generale delle Brigate “Garibaldi”. Dopo la Liberazione fu assessore al servizio autotrasporti del Comune di Udine, dove morì il 6 febbraio 1967.

Bibliografia

  • ASUD, Questura di Udine, Categoria A8, b. 6, fasc. 17 “Borghese Luigi”

  • Pacor, Confine orientale. Questione nazionale e Resistenza nel Friuli e Venezia Giulia, Feltrinelli, Milano 1964, ad nomen

  • Mautino, Guerra di popolo. Storia delle formazioni garibaldine friulane. Un manoscritto del 1945-1946, prefazione di E. Collotti, Libreria Feltrinelli, Padova 1981, p. 113

  • Gallo, La Resistenza in Friuli. 1943-1945, IFSML, Udine 1988, ad nomen

  • R. Ursini Uršič, Attraverso Trieste. Un rivoluzionario pacifista in una città di frontiera, Studio i, Roma 1996, ad nomen

Luigi Borghese ACS, MI, DGPS, AAGGRR, CPC, b. 753, fasc. “Borghese Luigi” (aut. n. 1959/2024)