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ANTIFASCISTI E MILITARI COLLABORATORI DEI PARTIGIANI

Nato a Monaco di Baviera il 2 settembre 1889, generale della Wehrmacht, durante la Seconda Guerra Mondiale combatté in Polonia, in Jugoslavia e in Unione Sovietica.
Durante la campagna di Russia fu nominato comandante in capo della 4a armata. Visto il fallimento dell’avanzata di quest’ultima verso Mosca, Kübler fu richiamato e trasferito nell’OZAK, dove fu nominato Befehlshaber (comandante militare della regione), che era la più alta carica militare dell’OZAK. fu lui a proclamare l’ordine n. 9 il 24 febbraio 1944 che prevedeva (per quanto riguardava la lotta antipartigiana) l’esecuzione della linea “occhio per occhio, dente per dente” e che portò all’effettuazione di diverse operazioni antipartigiane, alcune delle quali sfociarono in rappresaglie contro i civili (il caso più celebre è la strage di Lipa del 30 aprile 1944).
Nel maggio 1945 si arrese con tutto il suo comando all’esercito jugoslavo, che lo arrestò e lo condusse a Lubiana, dove fu processato assieme a Friedrich Rainer. Riconosciuto colpevole (nonostante avesse addebitato, in sede processuale, la direzione della lotta antipartigiana a Odilo L. Globočnik e avesse asserito di essere stato soltanto il responsabile della difesa del settore costiero e delle vie di comunicazione), fu impiccato a Lubiana il 18 agosto 1947.

Bibliografia

  • T. Matta, voce Ludwig Kübler, in P. Karlsen (a cura di), Dizionario della Resistenza alla frontiera alto-adriatica. 1941-1945, Gaspari, Udine 2022

Globočnik, Rainer e Kübler nel 1944 (AF IRSREC FVG, serie Venezia Giulia, VI/31)