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ANTIFASCISTI E MILITARI COLLABORATORI DEI PARTIGIANI

Nato nella località istriana di Gallignana (Austria-Ungheria, oggi Croazia) nel 1893, da giovane con la famiglia si trasferì a Trieste, dove insieme al fratello Michele aderì al partito della Democrazia Sociale.
Ercole partecipò alla Prima Guerra Mondiale come volontario nelle file del Regio Esercito italiano.
Nel dopoguerra prese parte all’impresa dannunziana di Fiume e fu tra i fondatori del Fascio triestino.
Negli anni Venti si allontanò gradualmente dal fascismo fino ad aderire, nel decennio seguente, al movimento clandestino GL, seguito dal fratello.
Durante la Resistenza fu tra i fondatori del Pd’A triestino ed entrò a far parte del CLN triestino come rappresentante di quest’ultimo partito.
Arrestato nel febbraio 1945 dall’Ispettorato Speciale di PS per la Venezia Giulia, torturato, riuscì a ritornare in libertà alla vigilia dell’insurrezione generale del 30 aprile, durante la quale comandò le formazioni GL.
Nell’immediato dopoguerra rientrò in clandestinità a causa dell’occupazione jugoslava della città, terminata la quale ritornò a svolgere attività politica e si impegnò in ambito storico-culturale fondando tra l’altro, insieme ad Antonio Fonda Savio, Galliano Fogar e Alberto Berti, la Deputazione Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione Italiano nella Venezia Giulia (l’attuale IRSREC FVG).
Morì a Trieste il 2 novembre 1968.

Bibliografia

  • F. Todero, voce Ercole Miani, in P. Karlsen (a cura di), Dizionario della Resistenza alla frontiera alto-adriatica. 1941-1945, Gaspari, Udine 2022; Id., Ercole Miani e l’impresa fiumana, in “Qualestoria”, 2, 2011, pp. 43-58

  • F. Rocco, Ercole Miani: per una biografia politica, in “Fiume”, 18, 2008, pp. 59-94

Ercole Miani (AF IRSREC FVG, serie Venezia Giulia, XII/1)