ANTIFASCISTI E MILITARI COLLABORATORI DEI PARTIGIANI
Nato a Monaco di Baviera il 21 gennaio 1915, entrò nelle SS nel 1973.
Nel 1939 fu assegnato all’Aktion T4 (il progetto di “eutanasia” volto a eliminare i disabili affetti da disturbi mentali e patologie genetiche) e nel 1941 fu trasferito in Polonia, dove lavorò sotto la direzione di Odilo L. Globočnik all’Aktion Reinhardt ovvero allo sterminio degli ebrei.
Come altri gerarchi nazisti che avevano lavorato in Polonia, nel 1943 fu trasferito nell’OZAK, dove continuò a essere collaboratore di Christian Wirth (con cui aveva lavorato nel campo di sterminio di Bełzec nel 1942 e nel 1943), in questo caso come dirigente della Sezione 1 dell’Abteilung R e come comandante e istruttore della 6a compagnia delle SS Wachtmannschaft-Btl di stanza alla Risiera di San Sabba, che diresse a partire dal luglio 1944.
Fuggì successivamente in Austria, dove fu individuato e arrestato dalle truppe britanniche. Processato a Magdeburgo nel 1948 per il suo ruolo nell’Aktion T4, fu condannato a una pena detentiva di quindici anni ma fu liberato nel 1956.
Nel 1965 fu nuovamente processato per i crimini commessi a Bełzec e fu condannato a quattro anni e mezzo di reclusione ma dopo due anni fu liberato per buona condotta.
Nel 1976 fu processato in contumacia a Trieste per i crimini della Risiera di San Sabba ma evitò il carcere in quanto non poteva essere estradato, stando agli accordi allora vigenti tra Italia e Germania Ovest.
Morì a Monaco di Baviera il 22 novembre 1979.
Bibliografia
- T. Matta, voce Joseph Oberhauser, in P. Karlsen (a cura di), Dizionario della Resistenza alla frontiera alto-adriatica. 1941-1945, Gaspari, Udine 2022
Josef Oberhauser, terzo del gruppo (AF IRSREC FVG, serie Venezia Giulia, VI/23)