ANTIFASCISTI E MILITARI COLLABORATORI DEI PARTIGIANI
Nata a Castelnuovo del Friuli (Pordenone) nel 1903, sarta e in seguito guardarobiera d’albergo a Venezia, si trasferì in Francia nel 1934 per sfuggire agli arresti dato che la cellula comunista con cui era in contatto era stata individuata e distrutta.
A seguito dell’occupazione della Francia meridionale da parte dell’Italia fu individuata e arrestata.
Dopo il 25 luglio 1943, ritornata in libertà, giunse in Friuli e fu tra coloro che riorganizzarono la rete antifascista locale.
Divenne in seguito staffetta del comando della Brigata “Garibaldi-Friuli”.
Arrestata dall’Ispettorato Speciale di PS per la Venezia Giulia presso la casa di Wilma Tominez (suo contatto con la federazione comunista triestina), entrambe le donne furono dapprima rinchiuse al Coroneo, poi la loro strada si divise: Tominez fu deportata ad Auschwitz (dove morì) mentre Tonelli perse la vita alla Risiera di San Sabba in data ignota ma successiva al 24 settembre 1944.
Bibliografia
- G.C. Bertuzzi, voce Virginia Tonelli, in P. Karlsen (a cura di), Dizionario della Resistenza alla frontiera alto-adriatica. 1941-1945, Gaspari, Udine 2022