ANTIFASCISTI E MILITARI COLLABORATORI DEI PARTIGIANI
Romano Fumis nacque a Ronchi dei Legionari (Gorizia) il 24 agosto 1904. Operaio, quadro locale del PCd’I, fu confinato a Ventotene e a Istonio Marina (Abruzzo). A seguito dell’8 settembre 1943 tornò a Monfalcone e divenne uno dei comandanti della Brigata “Proletaria”, protagonista della battaglia di Gorizia. In seguito divenne uno dei dirigenti dei GAP attivi a Monfalcone e nella Bassa friulana e commissario del comando unificato “Garibaldi-Osoppo”. Il 15 marzo 1945 fu catturato da soldati della RSI e rinchiuso nelle carceri di Palmanova, dove, sopraffatto psicologicamente e fisicamente dalle torture subite, si suicidò ingerendo del veleno il 15 marzo 1944.
Norma Fumis, sua nipote, nata a Wagna (Austria) nel 1918 in una famiglia proveniente da Ronchi dei Legionari, in giovane età si trasferì in Francia presso la zia Lucia, dove frequentò anche la famiglia Fontanot, con la quale era imparentata. Scoppiata la Seconda Guerra Mondiale rientrò in Italia, prese contatti con lo zio Romano e ne divenne la staffetta, agendo tra i GAP della Bassa friulana, l’Intendenza Montes e la federazione giuliana del PCd’I. nell’agosto 1944 fu arrestata a Trieste e rinchiusa al Coroneo, da dove fu trasferita ad Auschwitz e dopo al campo di Flossenburg. Riuscì a sopravvivere alla detenzione e, tornata in Italia, sposò Silvano Bacicchi. Morì a Gorizia l’11 febbraio 2014.
Bibliografia
- A. Di Gianantonio, voce Norma e Romano Fumis, in P. Karlsen, (a cura di), Dizionario della Resistenza alla frontiera alto-adriatica. 1941-1945, Gaspari, Udine 2022