Il 10 settembre 1943 fu costituito sulle alture di Selz presso Ronchi dei Legionari (Gorizia) la prima brigata partigiana italiana: la Brigata “Proletaria”, composta da circa 900 uomini (secondo quanto riportato da Mario Pacor), 700/800 secondo Galliano Fogar.
La maggior parte dei suoi membri era composta da operai di Monfalcone (specialmente dei Cantieri Riuniti dell’Adriatico), Trieste, Ronchi dei Legionari, Gradisca d’Isonzo e Muggia.
Il 13 settembre la Brigata “Proletaria” occupò la periferia di Gorizia nonché dei punti strategici della città (stazione ferroviaria, strada verso l’aeroporto di Merna) nel contesto della battaglia di Gorizia, che terminò con la sconfitta delle forze antitedesche.
Durante la battaglia la Brigata “Proletaria” subì gravi perdite: un centinaio tra morti e dispersi.
Tra i suoi dirigenti ci furono Ferdinando Marega, Vinicio Fontanot, Ostelio Modesti, Camillo Donda e Giordano Tomasig mentre tra le combattenti/fiancheggiatrici tre giovani donne: Ondina Peteani, Aviana Tambarin e Olga Camolese.
Bibliografia
- M. Pacor, Confine orientale. Questione nazionale e Resistenza nel Friuli e Venezia Giulia, Feltrinelli, Milano 1964, p. 190
- G. Fogar, Trieste in guerra 1940-1945. Società e Resistenza, IRSMLFVG, Trieste 1999, p. 64