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Presenza della X MAS in Friuli Venezia Giulia

Alla fine di novembre 1944 giunsero nella Pedemontana del Pordenonese diversi reparti appartenenti alla Divisione X Flottiglia MAS per essere coinvolti in alcune operazioni anti-partigiane.
L’ingresso di tali truppe era stato fortemente voluto dal comandante della X MAS, il principe Junio V. Borghese, al fine di riaffermare l’italianità della regione e, in previsione della sconfitta e della ritirata tedesca, difenderla dagli jugoslavi quantomeno fino all’arrivo degli Alleati.
Nello specifico furono trasferiti in Friuli il comando operativo divisionale (capitano di fregata Luigi Carallo) con sede a Maniago, il Btg. “Valanga” (capitano Manlio M. Morelli) a cui era associata la compagnia “Serenissima” (marò) con sede a Meduno, il Btg. “Fulmine” (tenente di vascello Giuseppe Orrù), con sede a Maniago, parti del Btg. “Barbarigo” e il Gruppo di artiglieria “San Giorgio” (capitano Renato Carnevale).
Dopo il 18 dicembre, diversi reparti della Divisione (per un totale di circa 1500 uomini) furono trasferiti a Gorizia. Tra le prime azioni antipartigiane in cui furono coinvolti ci fu quella volta a smantellare la Zona Libera delle Prealpi Carniche.
Nel gennaio 1945 parti della Divisione furono trasferiti a Cividale del Friuli, San Giovanni al Natisone, Salcano e Santa Lucia d’Isonzo al fine di proteggere i collegamenti presenti nelle valli del Natisone e dell’Isonzo ed eliminare i partigiani presenti sul Collio e sugli altopiani di Tarnova e Bainsizza.
Tra la fine di gennaio e i primi di febbraio 1945 la Divisione fu trasferita fuori dai confini dell’OZAK, sembra a causa dei vari momenti di tensione che l’avevano vista coinvolta coi tedeschi, i domobranci e altre truppe fasciste.
Rimasero soltanto alcuni reparti che, seppur formalmente parte della X MAS, erano di fatto operativamente dipendenti dai comandi tedeschi. Questi reparti furono impiegati a Pola, Fiume, Laurana, Lussino e Portorose.

Bibliografia

  • S. Di Giusto, Operationszone Adriatisches Küsterland. Udine, Gorizia, Trieste, Pola, Fiume e Lubiana durante l’occupazione tedesca 1943- 1945, IFSML, Udine 2005, pp. 415-420