Il 5 luglio 1944 i tedeschi proclamarono una tregua valida per il Litorale a seguito di trattative avvenute con l’OF il mese precedente promosse dal prefetto di Gorizia, il conte Marino Pace, mediatore tra il supremo commissario dell’OZAK Friedrich Rainer e i partigiani sloveni.
La tregua fu però proclamata senza che le trattative fossero state realmente portate a termine e fu pertanto foriera di vivo risentimento sia tra le file dell’OF sia dei collaborazionisti italiani e sloveni (domobranci), pertanto la tregua durò soltanto qualche settimana (fino alla metà del mese), in un momento di “stordimento” generale dovuto alla sensazionalità dell’evento.
In settembre, però, alla luce di come si erano svolti gli eventi, gli sloveni decisero di effettuare una damnatio memoriae dell’accaduto e rapirono lo stesso prefetto Pace, che però riuscì a sfuggire dal luogo di prigionia nei boschi del Goriziano (molto probabilmente nella Selva di Tarnova).
Bibliografia
- R. Pupo, voce La tentata tregua del luglio 1944, in P. Karlsen (a cura di), Dizionario della Resistenza alla frontiera alto-adriatica. 1941-1945, Gaspari, Udine 2022