Dal settembre 1943 all’aprile 1945 il carcere di Gorizia (sito in via Giuseppe Barzellini 8) fu gestito dai tedeschi e adibito principalmente all’internamento di detenuti politici.
7.041 furono gli individui che in questo arco di tempo furono rinchiusi nel penitenziario per ragioni politiche, 3.079 dei quali (2.198 uomini e 881 donne) furono deportati nel Reich, prevalentemente a Dachau, Buchenwald, Mauthausen e Flossenburg nel caso degli uomini, mentre le detenute furono in prevalenza condotte ad Auschwitz.
18 prigionieri furono invece trasferiti nella Risiera di San Sabba, dove persero la vita.
Il carcere fu liberato nella notte tra il 28 e il 29 aprile 1945 da un reparto dei carabinieri su ordine del CLN di Gorizia.
Al momento dell’espugnazione vi erano detenuti 476 politici, immediatamente rilasciati
Bibliografia
- L. Patat, voce Gorizia: il carcere, in P. Karlsen (a cura di), Dizionario della Resistenza alla frontiera alto-adriatica. 1941-1944, Gaspari, Udine 2022
- Id. I treni per i lager. La deportazione dal carcere di Gorizia (1943-1945), IFSML, Udine 2022