A seguito della creazione dell’OZAK nel settembre 1945, Trieste fu scelta come capoluogo della nuova entità politico-amministrativa, di fatto controllata dalla Germania.
Di conseguenza, nel capoluogo giuliano si trasferirono unità militari e personale burocratico provenienti dal Reich per assolvere alle nuove mansioni.
Un’area del centro della città fu trasformata quindi in una cittadella tedesca comprendente il tribunale in Foro Ulpiano 1 (requisito e trasformato in sede del governatorato), la “Deutsche Haus” (ex Goethe Institut), le ville Ara e Weiss e l’ex Hotel Regina (sedi degli uffici di comando del Supremo Commissariato).
Non lontano da Foro Ulpiano i tedeschi costruirono un sistema di gallerie antiaeree noto come Kleine Berlin (“Piccola Berlino”), suddiviso in un’area per la popolazione civile e una per l’apparato burocratico-militare tedesco.
Al suo interno è presente anche un pozzo che nei mesi di esistenza dell’OZAK era munito di una scala a chiocciola che serviva come via di fuga per i gerarchi nazisti.