Caresana, Malchina, Visogliano e Medeazza sono villaggi sloveni nei pressi del litorale triestino che subirono devastazioni da parte tedesca sia nell’ottobre 1943 sia nel febbraio seguente.
La notte del 2 ottobre ci fu uno scontro tra reparti tedeschi e formazioni partigiane; in reazione all’attacco mosso dai partigiani, i tedeschi decisero di rastrellare i villaggi afferenti al comune di San Dorligo della Valle (Dolina).
A Caresana (Mačkolje) furono rastrellati tutti gli uomini adulti; in seguito il paese fu incendiato al punto che solo 18 case su 70 rimasero intatte.
Altrettanto avvenne nel vicino villaggio di Prebenico (Prebeneg).
Nel febbraio 1944, invece, l’attentato al viadotto ferroviario di Moschenizza (Moščenica) fu ciò che spinse il comando tedesco di stanza a Sistiana (Sesljan), coadiuvato da militi della RSI e domobranci, a effettuare una spedizione punitiva nei villaggi di Malchina (Mavhinje), Ceroglie (Čerovlje), Visogliano (Vižovlje) e Medeazza (Medja Vas), che furono incendiati e i loro abitanti trasferiti coattamente.
Bibliografia
- Benolich, P. Karlsen, voce Caresana, Malchina, Visogliano, Medeazza: gli incendi dell’ottobre 1943 e del febbraio 1944, in P. Karlsen (a cura di), Dizionario della Resistenza alla frontiera alto-adriatica. 1941-1945, Gaspari, Trieste 2022
- A. Kalc, Gli incendi di Caresana e Malchina, in Un percorso tra le violenze del Novecento nella provincia di Trieste, IRSML FVG, Trieste 2007