L’Operazione Klagenfurt ebbe come obiettivo quello di smantellare la Zona libera del Friuli orientale.
Il piano fu organizzato dal Comando per la lotta alle “Bande” di Trieste (supervisionato da Odilo L. Globočnik) e vide l’impiego di diversi reparti delle SS facenti parte della 24. Waffen-Gebirgs-Kartsäger-Division, unità della Polizia di sicurezza (SiPo/SD), militi della MDT, poliziotti del 3° Battaglione del 15° Reggimento SS-Polizei, unità della 94° e 71° Divisione di fanteria oltre a reparti cosacchi, per un totale di 15.000 uomini circa contro 3.500 partigiani appartenenti alle brigate “Picelli”, “Buozzi”, “Osoppo-Friuli” e al battaglione sloveno “Gregorcic”. L’Operazione seguì tre direttrici aventi come destinazioni Oltretorre, Faedis e Platischis.
Il 29 settembre Nimis fu occupata dai tedeschi mentre nel pomeriggio fu la volta di Attimis.
Al termine degli scontri (che portarono alla riconquista di questi territori da parte tedesca) ci furono tra i 200 e 500 vittime, mentre i prigionieri furono tra i 140 ai 250.
Bibliografia
- Buvoli, F. Cecotti, L. Patat (a cura di), Atlante storico della lotta di liberazione italiana nel Friuli Venezia Giulia: una Resistenza di confine 1943-1945, Istituto regionale storia movimento liberazione, Istituto friulano Storia Movimento Liberazione, Istituto provinciale Storia Movimento Liberazione, Centro isontino di ricerca “Leopoldo Gasparini”, Trieste – Udine – Pordenone – Gradisca d’Isonzo 2006, pp. 100-101
- Di Giusto, Operationszone Adriatisches Küsterland. Udine, Gorizia, Trieste, Pola, Fiume e Lubiana durante l’occupazione tedesca 1943-1945, IFSML, Udine 2005, pp. 524-526
- Liuzzi, Violenza e repressione nazista nel Litorale Adriatico 1943-1945, IRSML FVG, Trieste 2014, pp. 341-343
- G.C. Bertuzzi, La reazione nazista. Rastrellamenti, incendi, eccidi, deportazioni, in A. Buvoli, A. Zannini (a cura di), Estate-autunno 1944. La Zona libera partigiana del Friuli orientale, il Mulino, Bologna 2016, pp. 237-241