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Distruzione di Forni di Sotto, Carnia (26 maggio 1944)

A seguito di un attentato a un’autocolonna tedesca avvenuto sulla strada tra Ampezzo e Forni di Sotto, il 26 maggio 1944 truppe tedesche e collaborazioniste italiane distrussero quest’ultimo paese.
Sei giorni prima, nella stessa località il presidio della Guardia di Finanza era stato attaccato e conquistato da partigiani. Da quel momento quella località, considerata “un covo di partigiani”, era stata attaccata da un convoglio meccanizzato della Guardia Repubblicana (italiana) e da truppe tedesche già la mattina del 25 maggio, mentre la rappresaglia vera e propria avvenne il pomeriggio del giorno seguente, quando un’autocolonna composta dai 20 ai 30 automezzi, fra cui due carri armati medi, giunse da Ampezzo a Forni di Sotto per distruggerla.
L’assalto finale ebbe inizio dopo le sette di sera, quando tutto il paese fu circondato, saccheggiato e dato alle fiamme, mentre gli abitanti furono evacuati.
Si stima che il 99,20% dell’intero paese sia stato distrutto. Sembra che la pianificazione dell’azione sia stata presa dal comandante di sicurezza di Spilimbergo.

Bibliografia

  • G. Liuzzi, Violenza e repressione nazista nel Litorale Adriatico. 1943-1945, IRSML FVG, Trieste 2014, pp. 293-300.